La tecnica di pesca con il galleggiante è sicuramente la più usata sia per la sua efficacia che per la sua semplicità.
La montatura standard va eseguita come segue:
si fissa il galleggiante sulla lenza (galleggiante da 1 a 4 grammi), a cui si fa seguire solitamente un piombo scorrevole (olivetta, vetrino) del peso pari a circa la metà della portata del galleggiante. (es: galleggiante da 3 grammi si monta un’olivetta da 1,5 grammi).
Successivamente si lega alla lenza una girella tripla a cui va legato il terminale composto da uno spezzone di filo (può andare dai 30 cm al metro di lunghezza) di uno spessore inferiore a quello della lenza madre (in genere si oscilla tra lo 0,18 e lo 0,10).
All’estremità del terminale si lega un amo, generalmente a gambo lungo, delle misure che possono variare tra il n°4 al n°12.
Si andrà a tarare il galleggiante con dei pallini di piombo fino a ricoprire i due terzi della capacità del galleggiante stesso.
L’azione di pesca consiste nel lanciare l’esca ed a questo punto si hanno due possibilità:
lasciare l’esca ferma in acqua o ritirarla lentamente facendola muovere sotto il pelo.